Pagina:LVII Ricette d'un libro di cucina, 1890.djvu/17

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E tolgli questo grano la sera dinançi che tu dèi fare la mattina vegnente la vivanda; e lla carne del bue altressi, e quelle spetie che sono dette dinançi peste insieme. E togli il grano quando è mondo del guscio e bene lavato, e mettilo a fuoco in aqua chiara la sera dinançi, prima che tu vadi a dormire; e mettivi entro la carne del bue che tu ài, e fanne sei peçi e mettila a cuocere; e falla tanto cuocere col grano, che ssia cotta a meço col grano: e se asciugasse, arrogi acqua chiara. E quando è cotta a meço la carne col grano, metti in dietro il polçonetto in su la brascia ben calda: e stufata di sopra sia con bella tovagluola bianca o con tagliere o con testo, sí che non possa isfiatare. La mattina, quando ti lievi a fare l’altre vivande, scuopri questa vivanda, e abi una chiova in mano e róppila sí come se fosse fava, e menala molto; e togli le mandorle che tu ài, ben monde e bene lavate e bene macinate a macina, e bene stenperate con acqua chiara fredda e bene colate con istamigna. E quando tu ài bene rotta la vivanda, mettivi suso meço il lacte delle mandorle, e pòllo in sulla brascia dalla lungi, e mestalo spesso. E quando s’asciuga la vivanda, arrogi su del latte crudo delle mandorle che tu ài; e se fosse latte vivo di capra in questa quantità del latte delle mandorle, non si vorrebe tòrre mandorle, e sarebe meglo il latte vivo della capra. E quando è presso che cotto, mettivi suso il lardo strutto e bene colato e le spetie che tu ài, una quantità e non tutto. E quando la vivanda è cotta, metti per iscodella de le dette speçie e del çucchero e del detto lardo strutto. Questa vivanda si è per xxv persone: se vuoli fare per piú o per meno, a questa medesima ragione togli le cose. E questa vivanda vuol esere gialla e dolce.


XIII.


S

e vuoli fare una vivanda che si chiama lumonia, per xij persone, togli sei pollastri grossi, o vuoli sei capponcelli; togli tre once di spetie dolci fini e tre libre di mandorle e iij once di çucchero e xxv datteri e xij aranci bene sugosi e meça libra di prugnole. E togli i polli che tu ài, e mettigli a lessare con esso. E quando sono cotti, togli una libra di lardo bene strutto e bene colato, e metti a sofrigere i polli interi in questo lardo; e delli aranci fae iiij parti dell’uno, e metti a sofrigere co’ polli. E quando sono sofritte queste cose, polvereçale colle dette spetie e di çucchero. E togli le mandorle che tu ài, bene lavate col guscio e bene maci-