Pagina:La Cicceide legittima.djvu/164

Da Wikisource.

157


Nel medesimo soggetto.

cccx.
S
Aggio Scultor, da le cui man la Morte

     Abbattuta rimansi, e la Natura,
     Or che di far la nobile figura
     4De l'estinto D. Ciccio hai tu la Sorte.
Perch’ei vita immortal da te riporte,
     Vanne colà, dove l’Egitto indura
     Le sue viscere in selci, e la più dura
     8Ne scegli al gran lavoro, e la più forte.
Ma no; cerchisi omai, perche sia dato
     A l’opra un qualche più di proporzione,
     11Altra miglior materia in altro lato;
Che troppo implicherìa contradizione
     Se venisse a mostrarsi effigiato
     14In dura pietra un tenero C....


Il piedestallo per la Statua di D. Ciccio.
Al Sig. Conte Ronchi.

cccxi.
P
Oi, ch'ebbe con la forbice fatale

     Già troncato la Parca il filo affatto
     Del viver di D. Ciccio, e già disfatto
     4Il di lui bel gomitolo vitale.
Conte, per sentimento universale
     Fu risoluto, che gli fosse fatto
     In un masso di Porfido il Ritratto
     8Simile in ogni parte al naturale.
Or io veduta qualche dissensione
     Circa il quanto dovesse esser alzato
     11Il Piedestallo a giusta elevazione.
Dissi, ch'a farlo ben proporzionato,
     Per la statura di sì gran C....
     14Bisognava, pigliar l'Olimpo, e l’Ato.



La