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DELLA


CICCEIDE


PARTE SECONDA.


LE SGHIGNAZZATE



PROEMIO.


I.


R
Ide il Ciel quanto vaga oltre l’usato

 L’Alba con roseo nembo il sen gl’infiora,
     O quando il Rè del giorno allor che è nato
     4A la Notte, che spira, il tergo indora:
Ride florido il suolo allor, che fuora
     Spunta tra l’erbe il popolo odorato,
     E ride il Mar tra belle calme allora,
     8Quando più nol flagella Eolo placato.
Ma se il Ciel ver D. Ciccio i lumi atterra,
     S’a lui gli occhi solleva il mobil flutto,
     11E se ’l suolo a mirarlo i rai disserra;
Fattosi allor di tante parti un tutto,
     Ride il Mar, ride il Ciel, ride la Terra,
     14E ride di D. Ciccio il Mondo tutto.


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