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L’Autore implore il perdon da D. Ciccio.
lxii. Che sin ad ora per C ...arti ho fatto,
Io ti chieggo perdono, e me ne batto
4A palme chiuse amaramente il petto.
Poiché stamane il Confessor m’ha detto,
Ch’io son per tal cagion perduto affatto,
E come d’un gravissimo misfatto
8Me n’ha di buon proposito corretto.
Anzi con faccia di rigor ripiena
Anche il sol nominarti ei m’ha vietato,
11Col farmi reo d’inevitabil pena.
E la ragion m’ha subito appagato,
Perch’essendo C... parola oscena.
14Non si può proferir senza peccato.
D. Ciccio dolevasi, che l’Autor l’avesse diffamato per un C....
lxiii. Te stesso, e’l tuo gran nome al Ciel trasporti.
Tu, D. Ciccio, un C...? se cosa tale
4Io dissi mai, che ’l Diavolo mi porti!
S’il dissi mai, ch’un fulmine mortale
Mi ponga infra le man de’ Beccamorti,
E non fia chi ne pur d’acqua lustrale
8Asperga il mio sepoicro il dì de’ Morti;
S’io ’l dissi, che mi sia di Carta straccia
Rifatto il Capo in forma d’un Melone,
11O ’l Cul mi si trasporti, ove ho la faccia;
Anzi, se mai di dirlo ebb’intenzione,
Io prego il Ciel, che reputar mi faccia
14Da tutti, come te, per un C...