Pagina:La Donna e i suoi rapporti sociali.djvu/124

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riabilitarsi non meno che risorgere un cadavere fradicio.

E che volete mai, a volta sua, impari la donna, da un uomo beatamente convinto della propria eccellenza; la qual convinzione gli fu in cuore piantata e ribadita dai costumi che creano per lui una morale dagli ampli margini; dalle leggi che lo estimano sempre capace anche quando è ignorante, sempre moderato ed onesto anche quando gli abbandona la donna senza controllarlo, sempre virtuoso anche quando le sostanze sciupa o disperde per conto di vizii e passioni? Credente fermamente nella legittimità della sua potestà, egli sa dare fino all’amore l’impronta ed il suggello del dispotismo, ed è ben lungi dal credere che la sposa sua possa direttamente o indirettamente pretendere a modificarlo.

Nè crediate ch’io v’abbia posto sott’occhio due casi più o meno rari; mai no! Quella donna è la donna che ogni madre, ogni istituto vorrebbe aver educata ed ogni uomo proclama una buona moglie; quest’uomo, è l’uomo dei nostri costumi, è l’allievo dei nostri codici, e troverete a questo tipo generale poche eccezioni fattibili.

Certamente che, se avviene che s’accoppii una di queste eccezioni virili, con una eccezione del sesso femminile, allora sono in grado di presagirvi un felice connubio; e come due belle tinte nel loro accostarsi si danno reciprocamente maggior risalto ed una ammirevole armonia ne risulta, così dall’uomo e dalla donna che reciprocamente si apprezzano e ragione voi mante e santamente si amano, è ben d’uopo n’esca il morale perfezionamento dacché non può l’amore essere eterno se non in quanto lo cementi la virtù.

I successivi delirii del cuore sono domabili quand’egli si rechi in fondo un’immagine venerata, e gli farà costante ribrezzo l’idea di sopra