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LA DONNA E LA SOCIETÀ


Ovunque pensa, parla e si agita una esistenza, la sua vita importa a necessaria conseguenza un movimento, una modificazione, uno spostamento, per così esprimermi, fra le altre che sono intorno a lei, che cercano stabilire e conservare con essa armonici rapporti.

Così, fin da quando natura ci dà, al dire di madama Sand, alla libera espansione della vita, noi ci vediamo circondati da una piccola società composta da amici e consanguinei, raccolti a festeggiare la nostra entrata nel mondo, a stringere con noi vincoli di benevolenza, alla quale per dovere di esseri sociali dobbiamo rispondere. Ma i diritti ed i doveri datici ed impostici da codesti rapporti sono troppo noti, troppo naturali, troppo costanti perchè occorra arrestarvici. Il naturale buon senso, e gli usi della nostra società rispettano ed amano questi rapporti, che, cresciuti e sviluppatisi con noi, fanno parte delle nostre abitudini, ed estendono per così dire i confini della famiglia.

I rapporti più importanti per noi sono quelli che noi stessi formiamo col nostro carattere speciale, coll’educazione che ci viene impartita, che ci porta verso un dato elemento sociale piuttosto