Pagina:La Donna e i suoi rapporti sociali.djvu/146

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viltà e del diritto nel nuovo mondo, che sola alzò già da tempo la voce poderosa e la parola eloquente a far arrossire l’umanità, che tollera la schiavitù ed il commercio delle anime umane; ella ha risposto coll’indirizzo delle donne del Nord alle donne del Sud, contro la schiavitù dei negri; ella ha risposto con Catterina II, nei suoi tentativi di civilizzazione nelle Russie, che facevano dire al signor di Voltaire, la lumière nous vient du Nord. Ella ha risposto colle centinaia, che diffusero e diffondono nella Società utili produzioni letterarie, filosofiche e scientifiche; ella ha risposto colle migliaia che si consacrano al conforto dell’umanità sofferente (sia col pubblico esercizio della medicina come nell’Inghilterra e nell’America; sia coll’assistenza agli infermi negli spedali come in tutta la cristianità) all’insegnamento dell’infanzia d’ambo i sessi, e della gioventù femminile; ella ha risposto fondando, dotando, dirigendo asili, spedali, orfanatrofii e ricoveri per ogni sventura, per ogni bisogno; erigendo dei comitati e delle associazioni per provvedere alle vittime delle patrie guerre, ai rifuggiti delle serve provincie: ella ha risposto e risponde tuttavia con quell’entusiasmo, che s’allieta dei sacrificii alla patria chiamata in tanti anni di reazione, e nella aperta lotta in Italia, ed in Polonia; e di troppa luce rifulge la sua solenne risposta perchè altro non sia mestieri dire al miscredente se non che, aprite gli occhi e vedete.

Se taluna di voi, che mi leggete, vita neghittosa e vacua trascinasse, si desti al generoso esempio e vergogni la inutile esistenza in faccia a tanto lavoro ed a tanto bisogno. Pensi, che non è lecito viver quaggiù la vita parassita dell’edera che s’aviticchia intorno all’albero e ne succia l’umore, arrampica sul muro e ne rode il cemento. Chi è inutile quaggiù non è inutile solo,