Pagina:La Donna e i suoi rapporti sociali.djvu/161

Da Wikisource.

156

in quelle quattro lingue. Nel 1748 pubblicava il suo testo delle Istituzioni Analitiche, tanto di poi riputato, per cui Benedetto XIV la chiamava a coprire la cattedra onoraria d’analisi nell’università di Bologna. Non vuolsi ommettere, che questa rara donna accoppiò allo splendore dell’intelligenza la più profonda modestia, e la più integra virtù ad una peregrina bellezza, cose tutte che, per esperienza della pochezza della umana natura, sembrano, se non elidersi, certo almeno ben difficilmente accoppiarsi.

Giuseppina Renier, della famiglia dei dogi Renier, donna di finissimo spirito, del quale fanno chiarissimo testimonio le opere da lei lasciateci e specialmente la sua accreditatissima storia: Delle origini delle feste Veneziane.

Tullia d’Aragona, autrice del poema epico il Meschino, e chiara in ogni poesia.

Teresa Bandeitini, poetessa estemporanea. Tradusse i Paralipomeni e pubblicò il poemetto l’Adone del Teseide, del Montramito e del Viareggio. Fu eccellente nella lirica e nelle cantate, nelle odi e in ogni forma poetica.

Properzia dei Rossi, fu, nel secolo XV, pittrice e scultrice di molta fama.

Rosalba Carriero, giunse a grande fama d’artista nella miniatura e nel pastello.

Anna Monticelli, napoletana, fu chiara nel diritto.

Pellegrina Amoretti, fu laureata in legge nell’università di Pavia, ed a profitto dei poveri sempre volse la rara eloquenza.

Suor Maria Dominici, Ginnasi Catterina, Angela Cantalli Cevazza, Camilla Lauteri, Elisabetta Lazzarini, Isabella Pozzo, Lucia Scalini, Lucrezia Quistelli, Annida di Massimo, Arianna Maria Galli, Luigia Capomazza, Ginevra Gentosoli, Francesca Fantoni, Barbara Longhi, Vero-