Pagina:La Donna e i suoi rapporti sociali.djvu/183

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non deve meravigliare il vedere affermata talora l'ingiustizia anco là dove gli uomini si furono accinti di proposito a far della giustizia.

E davvero, se egli è difficile trovare la verità allora quando una falsa idea ci ha fuorviati, quando poi trovasi falso od oscuro il punto di partenza, allora è impossibile moralmente il trovarla.

Epperò la giustizia che ripeteva la ragione sua da Dio, subiva i moltiformi concetti che le nazioni si facevano di Dio medesimo; e certo la giustizia scaturita da Giove non poteva essere esattamente quella scaturita da Maometto, nè quella di Brama conciliarsi assai poteva con quella di Cristo; e sempre il maggiore o minore traviamento dello intelletto portò con sè frutto funesto la depravazione del cuore; ed amando anche l’uomo lealmente la giustizia, come l’avrebbe egli trovata cercandola allo infuori del suo solo possibile e vero posto?

La rivelazione di Dio è eterna ed universale avendola egli incarnata nella natura, per lo che, non nelle molteplici modalità religiose deve l’uomo cercare la ragione del suo diritto, ad uniformare i criterii d’ogni nazione, ed a gettare le solide basi di un Diritto mondiale; sibbene nella facoltà insita all’essere umano, che prepotentemente gli indice il fine cui è vocato, e di cui la facoltà stessa è mezzo e ragione; ed allora sì, che le nozioni del diritto e del dovere saranno più lucide e salde, e non più eternamente oscillanti, ed esposte alle eventualità che ad ora ad ora minacciano, spostano e modificano le credenze.





Ma seguiamo lo svolgimento di queste nozioni nella coscienza umana; e vediamo, come dapprima vaghe e latenti, dovessero poscia avvertirsi e determinarsi.