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LA DONNA E LA FAMIGLIA



Sendo questa mia fatica diretta all’utile insegnamento della femminil gioventù, non sarà affetto inutile, cred’io, uno sguardo retrospettivo onde disquisire, donde ci venga la famiglia, che cosa sia, in qual modo s’è formata, qual parte vi tocchi alla donna di diritti e di doveri, poiché la famiglia, siccome tutte l’altre istituzioni, si modificò, seguendo le fasi descritte dalla civiltà e dall’intelligenza umana. Laonde sarete già convinte, lettrici mie gentili, ch’io non intendo farvi una poetica apologia della famiglia, ma una semplice argomentazione sui rapporti ch’ella crea, seguendo l’ordine naturale delle cose, nel quale il sentimento scaturisce dal vedere e dal comprendere. E un tal sistema sembrami tanto più utile in quanto che tutti coloro, che della donna scrissero, tutti ripeterono in coro e fino alla nausea, che la donna sente più che non pensi, asserzione che, per vero dire, mi è sempre sembrata un terribile assurdo, non potendosi in buona logica nè amare, nè temere, nè riverire, nè odiare cosa, della quale non si apprezzino i pregi, o non si vedano i pericoli, non si rico-