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102 la natura

Pungere il corpo e dentro insinuarsi
606Senza aderir tra sè; qualunque obietto
Che pe’ sensi è velen, ma il corpo ha raro,
Come facil da te conoscer puoi,
609Non adunchi ma acuti ha gli elementi.
E se amare vedrai le cose stesse
Che fluide son, come il sudor del mare,
612Meraviglie non far: perocchè tutto
Ch’è fluido consta di rotondi e lisci
Semi, se non che altronde a questi sono
615Doloriferi corpi anche commisti.
Uopo non è però, che a foggia d’ami
Si ritengano fatti, anzi pur dènno,
618Benchè scabrosi, esser rotondi in guisa,
Che in giù volversi insiem possano, e i sensi
Ledere. E a ciò che tu meglio comprenda
621Gli aspri a’ lisci principj esser confusi,
Onde avvien che Nettuno ha il corpo amaro,
Scevrar si ponno ed osservarli a parte:
624Poichè i principj de l’amaro sale
Lascia e dolce si fa l’umor marino,
Quanto più spesso in lungo sen di terra
627Si percoli così, ch’entro una fossa
Scorra e si appuri, perchè gli aspri semi
Più facilmente attaccansi a la terra.
     630Or a quel ch’ò mostrato, altro argomento
Aggiungerò, per cui creder si possa,