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114 la natura

E necessario è ben, che questo avvenga
930Per fissa legge; chè da tutti i cibi
I proprj semi a ognuno entro le membra
Spargonsi, e uniti dan convenïenti
933Moti; mentre al contrario i corpi estrani
Vediam che la Natura al suol rigetta,
E molti pure d’invisibil seme
936Spinti da certi impulsi escon dal corpo,
Come quelli che unirsi in parte alcuna
Non poteron tra loro e assimilarsi
939Nel corpo e consentir moti vitali.
Nè creder già da vincoli sì fatti
Gli animali soltanto esser frenati,
942Chè una legge ogni cosa anche distingue.
Poichè, sì come son diverse in tutta
L’essenza lor le generate cose,
945È necessario pur, che sia diversa
La figura de’ semi, onde son fatte;
Non ch’abbiano assai pochi egual figura,
948Ma perchè tutti non son pari in tutto:
E, varj essendo i semi, è pur mestieri
Che varj sien le vie, gli spazj, i pesi,
951I concorsi, gl’innesti, i colpi, i moti,
Che non soltanto gli animati corpi
Distinguon, ma la terra e il mar profondo,
954E da la terra il ciel tengon divisi.