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304 la natura

1128Mostri e portenti producea, ma indarno,
Chè il propagarsi a lor togliea Natura;
Nè attingere poteano il disïato
1131Fior de l’età, non ritrovare il cibo,
Nè insieme unirsi nel venereo gioco.
Noi di fatto vediam, che ne le cose
1134Molte condizïon concorrer denno,
Perchè continuar possan le specie
Riproducendo: e primamente è d’uopo
1137Che i pascoli vi sian, poscia la via
Da cui, traverso al corpo, il genitale
Umor da’ membri rilasciato emani;
1140E, perchè brami d’accoppiarsi a’ maschj
La femina, è mestier d’organi tali,
Che l’un ne l’altro insinuär si possano
1143E scambiarsi tra lor mutui piaceri.
     E molte specie d’animali è forza
Che perissero allor, nè fosser buoni
1146A generare e propagar la prole;
Poichè di quanti mai tuttor ne vedi
Pascer l’aure vitali, o astuzia, o forza,
1149O pur velocità, sin da’ prim’anni
Le custodite razze anco preserva;
Molti altri poi, da l’utile che dànno
1152Raccomandati a noi, durano ancora
Ben confidati a la custodia nostra.
Preservati la forza ha primamente