Pagina:La Natura.djvu/334

Da Wikisource.
334 la natura

1938L’umana vita, e dal più cupo fondo
Le vaste de la guerra onde commosse.]
     E la luna ed il Sol, custodi vigili,
1941[M.]Che la sfera del cielo ampio volubile,
Girando intorno, de’ lor raggi illustrano,
Agli uomini insegnâr, che in giro movono
1944Le stagioni de l’anno, e tutto s’opera
Con certa legge ed ordine infallibile.
     Già gli uomini vivean chiusi d’intorno
1947Da forti mura, e aravano la terra,
Che da posti confini era divisa;
Di velivole prore il mar lucea;
1950Stabilite fra loro avean le genti
Leghe, ajuti, commerci; indi i poeti
Presero a consegnar le gesta a’ carmi;
1953Nè inventati da molto erano i primi
Segni de le parole; onde la nostra
Età non può veder ciò che fu fatto,
1956Se non dove il pensier qualc’orma addíta.
     Le navi poi, l’agricoltura, i forti,
Le vie, l’armi, le leggi, i vestimenti
1959E altri simili cose, e gli agi e tutte
Quante son le delizie de la vita,
Carmi, tele, dedalee opre forbite
1962L’uso ad un tempo e de l’alacre ingegno
L’esperïenza rivelò, per cui
L’uom passo passo, a poco a poco avanza.