Pagina:La Natura.djvu/35

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libro primo 35

303E lo nutre e l’accresce? Onde i nativi
Fonti ed i fiumi da lontan correnti
Sopperiscono al mare? Onde mai l’etra
306Pasce le stelle? Inver le cose tutte
Ch’ànno il corpo mortal dovría da tempo
L’infinita età scorsa aver consunte;
309Ma se in tanta età scorsa e spazio tanto
Son vissute le cose, onde formato
E ristorato è l’universo intero,
312Certo esse han dote d’immortal natura,
Nè ritornar però possono al nulla.
La stessa forza infin, la causa istessa
315Tutte spesso potría disfar le cose,
Se un’eterna materia intimamente
Con atomi più o men fra lor costretti
318Non le tenesse; anzi a produr la morte
Un tocco sol saría cagion bastante;
Poichè, se nulla eterno corpo avesse,
321Scioglierebbe ogni forza il lor contesto;
Ma perchè sono fra di lor diversi
De’ semi i gruppi e la materia eterna,
324Serbansi illesi i corpi, in sin che un’acre
Forza sorvien che i lor tessuti infrange:
Non però riede al nulla, anzi ogni cosa
327Torna disciolta a la materia in grembo.
Sparisce infin la pioggia, ove a la madre
Terra l’etere padre in sen la versi;