Pagina:La Riviera di San Giulio Orta e Gozzano.djvu/30

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XIII. Non si coltivarono mai con pieno effetto le miniere aurifere fra noi, sebbene sotto il cessato regno Italico un Giulio Giuseppe Giorla di Pettenasco abbia ivi procurato molti assaggi della miniera alla regione di Cervigada, il cui filone di pirite giallo rossiccia è nell’interno di scisto grigio, e misto ad una terra ferruginosa; ed a Cesara altra miniera già da molti anni aperta in vicinanza al paese; e Giacomo Zanetti dell’Isole Borromeo ancora non è molti anni altrettanto facesse nelle vicinanze di Coiro con migliori auspicii: ma i loro tentativi o per difetto di danaro o per poca speranza di subiti guadagni furono di corta durata. Si pretese anche d’aver trovato a Roncallo piccolo cascinale presso Alzo, e con iscavamenti si cercò il carbone fossile ora sono tre anni dall’Inglese dottore Galland; ed altri amatori affidati dalle dichiarazioni vere o supposte dell’Ingegnere Stephenson inglese unironsi in società ed incominciarono un piccolo scavo, o assaggio in Pettenasco: svanì però la loro impresa dopo il rapporto dell’ingegnere Melchioni di Novara, e forse per miglior bene di tutti, scorgendosi soltanto qualche strato di lignite e di non perfetta entrante, ed altrove alcuni strati di scisto calcare bituminoso. Abbiamo però buone cave di sassi e vene di marmi, come quelle di Ronco, donde si tagliano sottili lastre o piode, le quali inservono in luogo di tegole a coprire i letti; quella di Alzo in quel monte granitoso della Madonna del Sasso, da cui si estraggono grandi pezzi di migliarolo granito di fondo bianco moscato a nero, che servirono già per il ponte della ferrovia sul Po a Valenza, e diedero alla Basilica Gaudenziana a Novara le 24 colonne esteriori della Cupola1: in Gozzano si rinviene calcareo rosso conchiglifero, di frattura concoide, il cui colore pende talvolta al rosso giallognolo, ed è suscettivo di bella levigatura. La balaustrata della chiesa di Gozzano fu fatta con questo marmo. Il masso è posto nella parte più alta del villaggio ove sono collocati il Seminario ed il palazzo Vescovile: nell’interno del paese il marmo si mostra con traccie di calcaria

  1. Colla legge 5 luglio 1860 fu approvata a favore della Società della Cava di granito detta di Alzo la concessione di una strada ferrata a cavalli, che dalla detta cava metta a Novara. I lavori sono già incominciati.