Pagina:La Riviera di San Giulio Orta e Gozzano.djvu/34

Da Wikisource.
30

segno dell’architetto Gaspare Nobili di Omegna; nè te dimenticherò, o mio Pettenasco, nè te, o Crabbia, per le belle abitazioni del Cav. Giacomo Fara, e del Cancelliere e Reggente in un tempo del Consolato Sardo in Barcellona Giovanni Fortis. Ma sopra tutte stanno e lussoreggiano in Ameno per bellezza di sito, per magnificenza di fabbricato, e per isquisitezza di incantevoli giardini le case, o meglio i palazzi del Conte Luigi Agazzini, del Marchese e Senatore del Regno Girolamo Tornielli, e del Barone Generale Paolo Solaroli. E perciò i Riveresi possono con ragione sperare, che compiuta la nuova ferrovia, le case di campagna e le villeggiature sorgeranno molteplici sopra queste spiaggie e queste colline, e con noi i forestieri divideranno nell’estiva ed autunnale stagione il piacere delle non comuni agiatezze, e della maggiore libertà.

XVI. Ora poche cose dirò del popolo e de’ suoi usi e costumi. L’antica razza Levi Ligure niente mescolata fra noi per arrivo o raccetto di forestieri, sembra essersi conservata nelle succedenti generazioni, poichè quella lode datale da Virgilio nelle Georgiche di essere cioè un popolo avvezzo ai disagi della povertà, atto a lunghe fatiche, ai lavori, a sete, a caldo, assuefatto a freddo, a fame da quel cielo e da quella terra »assuetumque malo Ligurem» non è demeritata da questi abitatori, quantunque la civiltà, la educazione ed il consorzio cogli esteri abbia gran fatta ammegliorata la loro sorte. Di questa razza robusta maggiormente spicca fra noi l’abitatore di Armeno e di Boletto, il più dedito alla pastorizia, cosichè di lui possiamo quasi dire col poeta, che

« Tiene ancor de) monte e del macigno. »

La Riviera inferiore, e la parte orientale della superiore per mitezza di clima, per fertilità di terreno, e per le molli abitudini, che quindi nascono, non ha più quest’impronta di una rozza virilità di altri tempi: e noi vedremo in Gozzano, in Orta, in Ameno, in Soriso e Pogno, luoghi più popolosi, quella sobrietà, quella gravità e sodezza e quella vitalità mista a gentili modi, che tanto ritraggono delle abitudini cittadine; di ciò fu primiera cagione l’ammaestramento elementare colà introdotto prima che altrove, o per opera dei municipii, o per filantropia del clero, il solo let-