Pagina:La Riviera di San Giulio Orta e Gozzano.djvu/40

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secondo lui furono quelli che trasmigrarono in Sicilia. I poeti scrivendo di questi popoli dissero cose strane e contigiate di favole. Li vediamo da Strabone chiamati Ambroni, e narra che anche a' tempi suoi gli abitanti della Liguria promiscuamente chiamavansi Umbri, Toschi, Veneti, Insubri e Liguri1, i quali non solamente estendevansi dai monti della Savoja fino al mare ligustico, ma giungevano fino a Lucca e Pisa, anzi al dire di Silio Italico fino a Perugia; argomento certo, che anch' essi Umbri o Toschi fossero stati. Di origine ligustica, o come scrisse Plinio lib. 3, cap. 17, antiqua Ligurum stirpe, furono anche i popoli Taurini fissati sulla sinistra del Po coi loro clienti, i quali occupavano l'intiero Piemonte fino alle alpi Cozie, come pure i Levi Liguri intorno al Ticino, i quali furono detti antica gente da T. Livio, lib. 5. Questi ultimi fabbricarono Novara; e ciò diciamo, perchè la testimonianza di Catone anteriore di oltre a duecento anni a Plinio, il quale la vuole invece fondata dai Vertacomari Voconzi, maggior fede meritare si debba2. Nè d'ultra differente schiatta voglionsi estimare gli Insubri, che in seguito rinvennersi sulle terre inaffiate dal Ticino, e che furono poi confusi e misti coi Galli, gli Inganni di Albenga, gli Apuani di Val di Magra, le dodici tribù dei Cozii, i Salassi della Dora Baltea gli Allobrogi di Savoja, i Marici e gli Statellati fra il Tanaro e l'Orba i Libui o Lebeci di Vercelli o della Sesia, i quali eressero in tempi posteriori la loro Metrocomia in Burgolavezzaro,

  1. Furono per molto tempo usurpati promiscuamente i nomi di Insubria e di Liguria, onde a questa Milano, a quella Ticino (Pavia) venne dagli storici riferita; ma in senso rigoroso queste due Città spettavano anticamente a distinte provincie, altra essendo la nazione dei Galli che all'Insubria diedero il nome, altra i Levi Liguri che molto prima dell'irruzione dei Galli abitavano qui al Tesino, e vi si mantennero sempre sui juris, come disse T. Livio, cioè liberi e dominanti.
  2. Nella tavola che disegnò Filippo Cluverio Ital. ant. pag. 235 entrano a comporre la regione dei Levi tutto il Novarese di qua di Gogna, il Pavese, una striscia del Milanese lungo il Ticino; cosicché appartengono ad essa Vigevano, Mortara, Novara, Pavia ed altre città. Maggiore estensione le viene anzi assegnata da Giorgio Merula, intorno a cui si può vedere Bernardo Sarco lib. 3, cap. 4.