Pagina:La Riviera di San Giulio Orta e Gozzano.djvu/62

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Atos distante non più di due giornate da Biandrate e Cameriano (campo Mariano) ove come in luogo elettosi dagli eserciti si tiene comunemente seguisse il conflitto.»

VIII. Non giova gran fatto il rintracciare se a Candia, villaggio non troppo distante dal Po e da Vercelli, come vogliono Alciati e Castiglione, oppure a Cameriano (campo Mariano) come pretendono Macagno, Bescapè ed altri 1, sia avvenuta questa grande battaglia, dalla cui descrizione fatta da Floro e da Plutarco nella vita di Mario tolse quelle sublimi immagini per il libro VI dei Martiri il grande genio di Chateaubriand. Quello che sappiamo si è, che ben pochi Cimbri potettero colla fuga sottrarsi al ferro nemico, poichè le donne istesse vedendo senza effetto la loro ambasciata a Mario, soffocati o contusi contro le pietre i loro pargoletti, ed accalappiatosi al collo un laccio contesto dei loro capegli incontrarono volonterose la morte facendosi giubbetto degli alberi e dei gioghi dei carri. Furono i Tigurini, i quali per retroguardia dei Cimbri stavano sulle alpi attendendo l’esito della pugna, quelli che dopo la sconfitta si diedero alla fuga, ed ignobilmente fuggendo saccheggiarono, riparandosi poscia sulle giogaie dei monti ed in seno alle vallate. Da questi, io penso, saranno stati popolati quegli alti paesi delle alpi, dove un barbaro teutonico linguaggio si favella, e dei quali discorre Bescapè Nov. Sacr. pag. 140, 142, 148, 204, 205, 223, 229 e 492. Buono per la nostra Riviera che da cotesti ospiti non fu contaminata, che i costumi suoi, la sua lingua, e le sue stesse generazioni non avrebbero forse conservata l’impronta della primiera origine italica.

IX, Vinti e cacciati i Cimbri respirò l’alta Italia, e la nostra Riviera un puro aere di libertà, dall’egida protetta della romana potenza. Poichè i romani esteso per tutta l’Insubria il loro dominio, ed edificate nuove città, molte altre ampliate e rabbellite crebbero in forze coll’unione dei popoli confederati; conciossiachè il dominio di Roma non era come da signore a servi, ma piuttosto da capo a membri di una grande repubblica stringente 0)

  1. Veggasi fra i moderni Carlo Amoretti nel suo Viaggio ai tre Laghi, cap. VI.