Vai al contenuto

Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu/409

Da Wikisource.
alcun dio d’alcuna gente, o regno, non ha potuto salvare il suo popolo dalla mia mano, nè dalla mano de’ miei padri, quanto meno vi salverà l’Iddio vostro dalla mia mano?

16  Ed i servitori di esso dissero ancora molte altre cose contro al Signore Iddio, e contro ad Ezechia, suo servitore.

17  Sennacherib scrisse oltre a ciò lettere per ischernire il Signore Iddio di Israele, e per parlar contro a lui in questa maniera: Siccome gl’iddii delle genti de’ paesi non hanno salvati i lor popoli dalla mia mano, così anche l’Iddio di Ezechia non salverà il suo.

18  Quei servitori gridarono ancora ad alta voce, in lingua giudaica, al popolo di Gerusalemme, ch’era in su le mura, per ispaventarlo, e per conturbarlo; per prendere in questa maniera la città.

19  E parlarono dell’Iddio di Gerusalemme, come degl’iddii de’ popoli della terra, che sono opera di mani d’uomini.

20  Allora il re Ezechia, e il profeta Isaia, figliuolo d’Amos, fecero orazione per queste cose, e gridarono verso il cielo.

21  E il Signore mandò un Angelo, il quale distrusse ogni valente uomo, ed ogni capo e capitano ch’era nel campo del re degli Assiri; laonde egli se ne ritornò svergognato al suo paese. Ed essendo entrato nella casa de’ suoi dii, di quelli che erano usciti delle sue interiora, l’uccisero quivi con la spada.

22  Così il Signore salvò Ezechia, e gli abitanti di Gerusalemme, dalla mano di Sennacherib, re degli Assiri, e dalla mano d’ogni altro; e li sollevò d’ogn’intorno.

23  E molti portavano offerte al Signore in Gerusalemme, e cose preziose ad Ezechia, re di Giuda. E dopo queste cose, egli fu innalzato appresso tutte le nazioni.

24  IN que’ giorni, Ezechia infermò fino alla morte; ma egli fece orazione al Signore; ed esso gli parlò, e gli diede un segno.

25  Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio ricevuto; perciocchè il suo cuore s’innalzò; laonde vi fu indegnazione contro a lui, contro a Giuda, e contro a Gerusalemme.

26  Ma pure Ezechia, con gli abitanti di Gerusalemme, si umiliò di ciò che il suo cuore si era innalzato; e per ciò l’indegnazione del Signore non venne sopra loro al tempo d’Ezechia.

27  Ezechia dunque ebbe grandissime ricchezze e gloria; e si fece de’ tesori d’argento, e d’oro, e di pietre preziose, e d’aromati, e di scudi, e d’ogni sorta di cari arredi.

28  Fece ancora de’ magazzini per l’entrata del grano, e del vino, e dell’olio; e delle stalle, per ogni sorta di grosso bestiame; e delle mandre presso di quelle.

29  Si fece eziandio delle città; ed acquistò molto bestiame, minuto e grosso; perciocchè Iddio gli avea date grandissime ricchezze.

30  Ezechia fu eziandio quello che turò la fonte alta delle acque di Ghihon, e condusse quell’acqua per diritto sotto terra, dall’Occidente alla città di Davide. Ed Ezechia prosperò in tutte le sue opere.

31  E in questo stato, essendo lui con gli ambasciatori de’ principi di Babilonia, i quali aveano mandato a lui per informarsi del miracolo ch’era avvenuto in terra, Iddio lo lasciò, per far prova di lui, per conoscer tutto ciò ch’egli avea nel cuor suo.

32  Ora, quant’è al rimanente de’ fatti di Ezechia, e le sue pie opere; ecco, queste cose sono scritte nella visione del profeta Isaia, figliuolo di Amos, e nel libro dei re di Giuda, e d’Israele.

33  Poi Ezechia giacque co’ suoi padri, e fu seppellito nel più alto delle sepolture de’ figliuoli di Davide. E tutto Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme, gli fecero onore alla sua morte. E Manasse, suo figliuolo, regnò in luogo suo.

33
  MANASSE era d’età di dodici anni, quando cominciò a regnare; e regnò cinquantacinque anni in Gerusalemme.

2  E fece ciò che dispiace al Signore, secondo le abbominazioni delle genti, le quali il Signore avea scacciate d’innanzi a’ figliuoli d’Israele.

3  E tornò ad edificare gli alti luoghi, i quali Ezechia, suo padre, avea disfatti; e rizzò degli altari a’ Baali, e fece de’ boschi, e adorò tutto l’esercito del cielo, e gli servì.

4  Edificò ancora degli altari nella Casa del Signore, della quale il Signore avea detto: Il mio Nome sarà in Gerusalemme in perpetuo.

5  Ed edificò quegli altari a tutto l’esercito del cielo, ne’ due cortili della Casa del Signore.

6  Egli fece eziandio passare i suoi figliuoli per lo fuoco, nella valle del figliuolo di

2 Re 19. 2, ecc, 14, ecc. 2 Re 19. 35, ecc. 2 Re 20. 1, ecc. Is. 38. 1, ecc. <« 2 Re 20. 19, ecc .

2 Re 20. 12, ecc. Is. 39. 1, ecc. / Is. cap. 36, 37, .38 e 39. 2 Re cap. 18, 19 e 20. Prov. 10. 7.

2 Re 21. 1, ecc. <Deut. 18. 9, ecc. 2 Cron. 6. 6; 7. 10.