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Discesa dello Spirito Santo. FATTI, 2. Discorso di Pietro.


compaguia, in tutto il tempo che il Signor Gesù è andato, e venuto fra noi;

22  Cominciando dal battesimo di Giovanni, fino al giorno ch’egli fu accolto in alto d’appresso noi, un d’essi sia fatto testinionio1 con noi della risurrezione d’esso.

23  E ne furono presentati due: Giuseppe, detto Barsaba, il quale era soprannominato Giusto, e Mattia.

24  E orando, dissero: Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, mostra qual di questi due tu hai eletto,

2t  Per ricever la sorte di questo ministerio ed apostolato, dal quale Giuda si è sviato, per andare al suo luogo.

26  E trassero le sorti loro, e la sorte cadde sopra Mattia, ed egli fu per comuni voti aggiunto agli undici apostoli.

La discesa dello Spirito Santo.

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 E COME il giorno della Pentecosta2

fu giunto, tutti erano insieme di pari consentimento.

2  E di subito si fece dal cielo un suono, come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempie tutta la casa, dove essi sedevano.

3  E apparvero loro delle lingue spartite,come di fuoco; e ciascuna di esse si posò sopra ciascun di loro.

4  E tutti furono ripieni dello Spirito Santo3, e cominciarono a parlar lingue straniere4 secondo che lo Spirito dava loro a ragionare.

5  Or in Gerusalemme dimoravano de’ Giudei, uomini religiosi, d’ogni nazione di sotto il cielo. Ora, essendosi fatto quel suono, la moltitudine si radunò

6 , e fu confusa; Perciocchè ciascun di loro li udiva parlar nel suo proprio linuaggio.

7  E tutti stupivano, e si maravigliavano, dicendo gli uni agli altri; Ecco, tutti costoro che parlano non son eglino (Galilei?

8  Come adunque li udiam noi parlare ciascuno nel nostro proprio natio linguaggio?

9  Noi Parti, e Medi, e Elamiti, e quelli che abitiamo in Mesopotamia, in Giudea, ed in Cappadocia, in Ponto, e nell’Asia;

10  Nella Frigia, e nella Panfilia; nell'Egitto, e nelle parti della Libia ch’è di rincontro a Cirene; e noi avveniticci Romani;

11  E Giudei, e proseliti; Cretesi, ed Arabi; li udiamo ragionar le cose grandi di Dio ne’ nostri linguaggi.

12  E tutti stupivano, e ne stavan sospesi, dicendo l’uno all’altro: Che vuol esser questo?

13  Ma altri, gavillando, dicevano: Son pieni di vin dolce.

Discorso di Pietro il di della Pentecoste.

14  Ma Pietro, levatosi in piè, con gli undici, alzò la sua voce, e ragionò loro, dicendo: Uomini Giudei, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, siavi noto questo, e ricevete le mie parole ne’ vostri orecchi.

15  Perciocchè costoro non son ebbri, come voi stimate, conciossiach non sieno più che le tre ore del giorna.

16  Ma quest’quello che fu detto dal prof eta Gioele5:

17  E avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figliuoli, e le vostre figliuole profetizzeranno; e i vostri giovani vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno de’ sogni.

18  E in que’ giomi io spander6 dello Spirito mio sopra i miei servitori, e sopra le mie serventi; e profetizzeranno6.

19  E farò prodigi di sopra nel cielo, e segni di sotto in terra, sangue, e fuoco, e vapor di fumo.

20  II sole sark mutato in tenebre, e la luna in sangue, innanzi che quel grande ed illustre giorno del Signore venga.

21  E avverrà., che chiunque avr invocato il nome del Signore sarà salvo7.

22  Uomini Israeliti, udite queste parole: Gesù il Nazareo, uomo di cui Iddio vi ha date delle prove certe con potenti operazioni, e prodigi, e segni, i quali Iddio fece per lui fra voi, come ancora voi sapete8;

23  Esso, dico, per lo determinato consiglio, e la provvidenza di Dio9, vi fudato nelle mani, e voi lo pigliaste, e per mani d’iniqui lo conficcaste in croce, e l’uccideste.

24  II quale Iddio ha suscitato, avendo sciolte le doglie della morte10; conciossiachè non fosse possibile ch’egli fosse da essa ritenuto.

25  Perciocchè Davide dice di lui: Io ho avuto del continuo il Signore davanti agli occhi; Perciocchè egli h alla mia destra, acciocch io non sia smosso11.

26  Perciò si rallegrato il cuor mio, ed ha giubilato la lingua mia, ed anche la mia carne abiterk in isperanza.

27  Perciocchè tu non lascerai l’anima mia ne’ luoghi sotterra, e non permetterai che il tuo Santo vegga corruzione.

28  Tu mi hai fatte conoscer le vie della vita, tu mi riempierai di letizia colla tua faccia.

29  Uomini fratelli, ben può liberamente dirvisi intorno al patriarca Davide, ch’egli è morto, ed è stato seppellito; e il suo


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  1. Giov. 15. 27 Fat. 1. 8; 4. 33
  2. Lev. 23. 15, ecc.
  3. Fat. 1.5. 19.6.
  4. Mar. 16. 17. Fat. 10. 46; 19.6 l Cor.14. 2, ecc.
  5. Gioele 2. 28, ecc, e rif.
  6. Fat. 21. 4, 9, 10.
  7. Rom. 10. 13.
  8. Giov. 3. 2. Eb. 2. 4. 17. 31.
  9. Luc. 24. 44. Fat. 4.27, 28. 872
  10. Fat. 3. 15; 4. 10; 10. 40; 13. 30, 34; 17.31
  11. Sal. I6. 8.; 4. 33.