Pagina:La Stampa - Anno XXXIX, n. 60, Torino, 1905.djvu/2

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un... amico «al quale ha dato il suo miglior tempo e tutto il suo amore, e la cameriera tenta di strapparglielo». Questo è atto crudele, sleale, è un tradimento... Ma io ne sono ardentementemente, pazzamente innamorata, quella cameriera! (Anche le serve possono amare). E tu hai dimostrato nei tuoi romanzi così vissuti, così suggestivi che l'amore a'impone a tutto, che non si lotta colle passioni. Per amore le amiche hanno tradito le amiche, le sorelle hanno tradito le sorelle, come in quello splendido Cuore Infermo.

Il tuo ingegno brillante e versatile, ha voluto far dello spirito alle spalle dele serve.

Ma tu sai che siamo tutte figlie d'Eva, tutte soggette agli stessi errori, tutte capaci delle stesse abnegazioni, tutte colpite dalle stesse fragilità, tutte meritevoli delle stesse indulgenze.

E tu che hai versale così sante lacrime sulla via della Croce, Nel paese di Gesù, sono certa che trovi nel tuo cuore di fervente cristiana tesori di fraterno amore e dì infinita pietà per alleviare alle nostre sorelle sfortunate il peso e l'umiliazione della loro sorte.

Torino, 27 febbraio 1905.

La Marchesa Colombi.