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la capanna dello zio tom


somiglia ad un mare; le lunghe canne da zuccaro, i bruni giganteschi cipressi, donde pendono ghirlande funeree di musco grigiastro, staccano pittorescamente sul fondo dorato; il piroscafo, sopraccarico, proseguiva il suo viaggio. Ingombro di balle di cotone, ivi trasportate da diverse piantagioni, tanto sulla tolda, quanto sui fianchi, somigliava veduto di lontano, ad una vasta massa grigia, quadrata; e noi non dobbiamo faticar poco per ritrovare, tra la moltitudine di passaggieri, l’umile nostro amico Tom, che alla fin fine ci è dato di riconoscere, al secondo ponte tra cumuli di mercanzie.

Sia per effetto delle raccomandazioni confidenziali del signor Shelby, sia per la propria indole sommamente mite e pacifica, Tom era riuscito a cattivarsi, poco a poco, la fiducia dello stesso Haley.

Il mercante, sulle prime, lo sorvegliava strettamente durante il giorno, o fatta la notte, non permetteva che dormisse, se non era incatenato; ma la pazienza rassegnata, l’apparente soddisfazione di Tom, lo consigliarono a dismettere gradatamente di questi rigori; e Tom per qualche tempo potè passeggiare, come meglio gli piacesse, sulla coperta del piroscafo, non da altro vincolato che dalla parola d’onore.

Sempre tranquillo, sempre disposto a prestar servizio, a porger aiuto ai marinai qualunque cosa occorresse, si era procacciato la stima di tutti, e consumava parecchie ore a lavorare non meno sollecito che non solea dimostrarsi nella fattoria del Kentucky.

Quando gli parea di non avere a far nulla, solea ritirarsi, nel ponte superiore, in una nicchia che si era formata tra le balle di cotone, e si applicava a studiar la Bibbia. Ed è appunto in questo luogo che lo ritroviamo.

Per oltre le cento miglia, prima di giungere a Nuova-Orleans, il fiume è più alto del paese che lo circonda, e svolge il tremendo volume delle sue acque tra argini massicci, alti venti piedi. Dalla tolda del piroscafo, come da torreggiante castello, il viaggiatore signoreggia collo sguardo per miglia e miglia tutto quanto il paese all’intorno. Quindi Tom, osservando, nel suo passaggio, una piantagione dopo l’altra, potea formarsi un’idea della vita che gli si preparava.

Vedea di lontano gli schiavi al lavoro; vedea, in molte piantagioni, i loro villaggi formati di capanne disposte in lunghe file, separate dal palazzo e dal giardino del padrone; e mentre quella scena gli si volgea sotto gli occhi, ricordava, nel suo povero cuore, la fattoria nel Kentucky, rallegrata d’un’antica ombrìa; ricordava la casa del padrone, colle sue fresche, spaziose sale, ed ivi presso la sua casetta che sorgeva tra rosai e bignonie. Gli parea di vedere i noti volti de’ suoi compagni, che erano cresciuti seco lui dall’infanzia; vedeva l’operosa sua moglie, tutta attenta