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la capanna dello zio tom


cuore, e di proteggerla contro la violenza altrui; è il diritto di allevare il proprio figliuolo, di avere una famiglia, un carattere, una religione indipendente dal beneplacito di chicchessia.

Tutti, questi pensieri rampollavano nella mente di Giorgio, nel mentre che, appoggiata la testa sulle sue mani, stava osservando Elisa che si camuffava negli abiti maschili per sottrarsi alle ricerche de’ suoi persecutori.

— «Oh non è egli dunque un peccato? — disse Elisa accarezzando la sua ricca capigliatura: — io dovrò rinunciare al mio più bello ornamento.»

Giorgio fece un triste sorriso, senza però rispondere una parola.

Elisa andò innanzi allo specchio, e colle cesoie troncò le trecce foltissime de’ suoi capelli.

— «Tutto è compiuto! — diss’ella, prendendo una spazzola; — ora non si tratta più che d’aggiustare la mia toeletta. Che te ne pare? non sono io un gentile giovanotto?»

Così dicendo, si presentò a Giorgio ridendo ed arrossando.

— «Tu sarai sempre bella» rispose questi.

— «Ma perchè sei tu sì melanconico? Noi non siamo che a ventiquattr’ore di distanza dal Canadà: un giorno e una notte di traversata sul lago, e noi saremo arrivati.»

— «Ah! Elisa; è appunto ciò che mi dà pena! noi ci avviciniamo alla meta, noi quasi la veggiamo: se non la toccassimo?»

— «Via, non temere: il buon Dio non ci avrebbe condotti sino a qui se non entrasse ne’ nostri disegni: egli ci vuol salvi, sta certo: io sento ch’egli è con noi.»

— «Che tu sia benedetta, mia buona Elisa — disse Giorgio, serrandole convulsivamente la mano; — ma tanta felicità ci sarà poi riservata? tocchiamo noi finalmente il termine de’ nostri lunghi dolori? saremo noi liberi?»

— «Oh! io n’ho gran fede — rispose Elisa con entusiasmo: — quest’oggi istesso Dio ci caverà di servaggio.»

— «Mi sforzo a crederti — disse Giorgio, levandosi assai bruscamente. — Su, mettiamoci lesti in via! Davvero che tu se’ un bel giovinotto! questi capelli arricciati ti stanno a meraviglia! Metti il cappello... un po’ inchinato sulla tempia destra; così: non mi sembrasti mai così bella. Ora la vettura dovrebbe esser qui; e madama Smith si sarà essa data cura di vestire il fanciullo?»

In questo mentre una signora entrò conducendo seco il piccolo Arrigo, vestito da fanciulla.

— «Ve’ la bella ragazzina! noi la chiameremo Enrichetta, n’è vero Giorgio?»