Pagina:La crisi dell infanzia e la delinquenza dei minorenni.djvu/8

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nea ascensionale che impensierisce, e che lo può far definire il fenomeno patologico caratteristico del nostro tempo. La lotta per la vita ha oggi, in confronto al passato, assai maggior numero di deboli che non sanno o non vogliono combatterla, assai maggior numero di vinti che la fuggono e si condannano all’auto-eliminazione. E fra questi deboli, fra questi vinti, cresce ogni giorno, specialmente nelle grandi città, il numero dei minorenni, dei giovanissimi, di coloro che non hanno ancor toccato il quindicesimo anno!

In Francia, nel 1839, si contavano 20 suicidî di fanciulli inferiori ai 16 anni, e 132 suicidî di giovani dai 16 ai 21 anni. Nel 1908, i suicidî di fanciulli inferiori ai 16 anni furono 85, e i suicidî di giovani dai 16 ai 21 anni furono 447. E ciò che vi è di più grave, quasi di incredibile, è che fra quegli 85 suicidî di fanciulli inferiori ai 16 anni, 33 erano stati compiuti da bambini di 14 anni, 4 da bambini di 13 anni, 2 da bambini di 9 anni, 1 da un bimbo di 8 anni, e 1 da un bimbo di 6 anni! In Prussia, i suicidî di fanciulli minori di 15 anni erano in media 38 all’anno nel periodo 1869-1873: furono 70 all’anno nel periodo 1894-1898.

In Italia, i suicidî di giovani tra i 15 e i 19 anni, furono in media 150 all’anno nel decen-