Pagina:La crisi dell infanzia e la delinquenza dei minorenni.djvu/86

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vrebbe ignorare e che lo turbano: - povero e abbandonato, egli subisce tutte le tentazioni, tutti i pericoli della miseria e deve lottare contro di essi. Ma la lotta è impari; perchè la sua precocità, se lo fa uomo per i desiderii e per le passioni, non può far]o uomo per la forza e per la costanza. E da questo squilibrio fra la legge di natura e le disgraziate condizioni sociali, scoppia oggi assai più frequentemente che una volta quel dramma che è il suicidio o il delitto dei minorenni. Poichè, come è noto, non solo l’aumento del delitto, ma anche l’aumento del suicidio nei fanciulli è uno dei fenomeni caratteristici della nostra civiltà, è, si può dire, il triste brevetto d’immoralità dell’epoca nostra.


Esposte così — molto sommariamente — quelle che a noi paiono le condizioni famigliari generali della società moderna, crediamo di poter porre come assioma questa pregiudiziale:

Ogni fanciullo che delinque non è che la vittima di un delitto che altri, PRIMA, ha commesso verso di lui.

Questo delitto commesso da altri verso di lui, può essere commesso:

a) inconsciamente, per scarsezza del sen-