Pagina:La desinenza in A.djvu/21

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schioppetto e fan cecca. Sono essi gli incettatori della nazionale moralità, una compagnia in lamentazione perpetua - di cui fanno parte i violacei predicatori che ventilàbran dal pùlpito i vituperi più concupiscenti contro la concupiscenza e le ascoltatrici loro ammiranti, le baldracche, che han messo insieme bastèvoli soldi per comprarsi il rossetto della castità; fanno parte i loschi compilatori di virtù per il pòpolo a dieci centesimi la dispensa e i gazzettieri che colla sifilide cristallina alle labbra sermònano di pudicizia e le mamme affannate a difèndere le orecchie premaritali delle loro figliuole da ogni sussurro impudico, salvo a lasciarvi precipitar dentro un mondezzajo di roba, non appena quelle figliuole sien giunte al leggittimo stato di comporre adulteri; fanno insomma parte tutti coloro, i quali veri stradini della nettezza pùbblica, pel sudiciume - girano, sollevando, per cosi dire, la casta frasca di vite alle statue per poi urlare «¡ allo scàndalo!»

Il realismo in arte è il bersaglio contro il quale scagliano essi i lor giavellotti ed è insieme lo scudo con cui sen ripàrano i loro contrari. Perocchè, in questo balordo argomento, una guerra s’è accesa che più fiera non suscitarono le due secchie rapite, la bolognese e la greca, una guerra a cui paragone sembrò