Pagina:La favorita del Mahdi.djvu/161

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mi raccontò come fra lei ed Abd-el-Kerim tutto fosse stato spezzato.

— Lascia questo e dimmi a quale punto si trovava coll’arabo.

— Mi disse che fra loro ferveva una tremenda guerra e che disperava ormai di farsi riamare.

— Ira di Dio! Tira innanzi, Ibrahim.

— Parecchie volte Abd-el-Kerim tentò di fuggire dal campo ma ella lo fece riprendere e Dhafar pascià lo fece legare, minacciandolo di farlo passare per le armi se avesse ritentata la fuga.

— Ed Abd-el-Kerim lo sa che fu mia sorella a impedirgli di fuggire.

— Sì, ed è appunto per questo che l’arabo la esecra.

— Ogni speranza adunque è perduta?

— Perduta, ella mi disse.

— E che fa ora?

— Continua a seguirlo e a sorvegliarlo. Andasse anche il capo al mondo, Elenka mi ha giurato che lo accompagnerà.

— L’ama sempre la disgraziata?

— Forse l’odia e arde dal desiderio di vendicarsi del traditore.

Il greco si prese la testa fra le mani e sospirò.

— Povera Elenka, mormorò a più riprese. Ah! Fathma! Fathma! sei stata la causa di tanti mali.

Se non ti amassi sempre alla follìa, vorrei farti soffrire indicibili torture. Dimmi Ibrahim, gli egiziani ebbero scontri con le orde dal Mahdi?

— Perdettero un terzo dei loro compagni in tre o quattro combattimenti.

— E sanno almeno dove trovasi l’armata di Kicks pascià?

— L’ignoro.

— Tutto cammina di male in peggio, adunque? Orsù, che ti disse ancora?

— Mi disse di avvisarvi che lo schiavo di Abd-el-Kerim era fuggito dal campo, forse diretto per Chartum.