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CAPITOLO II

Sommario: Il viaggio del Re in Calabria — Prime tappe: Torraca, Lagonegro, Castelluccio, Morano, Castrovillari e Spezzano Albanese — A Tornea visitò il famoso prete Peluso lo confortò a ben morire. Particolari della dimora a Legonegro — Arrivo a Cosenza — Dorme nel casale Donnici — Contegno del Re e incidente col presidente Corapi — A Rogliano — Fra’ Ntoni — Doppia tappa a Coraci — Arrivo improvviso a Catanzaro — Incidenti esilaranti — Ire e stravaganze del Re — Le deputazioni di Pizzo e di Cotrone — Al collegio — Mettetece ’e lattughe — Ritorno a Tiriolo — Commuta la pena di morte a Spaventa e a Barbarisi, e nell’ergastolo, e la reclusione in esilio a Scialoja — Al ponte sull’Angitola — Passa una notte a Pizzo — Va a Mongiana — Condizioni dello stabilimento, secondo un rapporto ufficiale — A Monteleone e a Bagnara — Arrivo a Reggio — Varii incidenti — Partenza per Messina — Viva l’eroe delle Due Sicilie! — Spettacolo al teatro — Arrivo a Catania — Dimostrazioni clamorose — Alloggia dai Benedettini — Il giovane Carnazza e il professore Catalano — Illustrazione di un trasparente e un epigramma — Ricordo del precedente viaggio del Re a Catania — Un altro epigramma — Riparte per Messina — Provvedimenti di governo — Le bonifiche doganali — Gran ballo alla Borsa — Il conte di Trapani e il duca di Calabria — Partenza per Pizzo — Visita a Paola il santuario di San Francesco — Ritorno a Napoli — La morale del viaggio e considerazioni circa i moti subitanei dal re.


Sulla fine di settembre del 1862, il re volle dare agli esercizi autunnali d’istruzione per l’esercito un’importanza maggiore del consueto, e ordinò che una colonna mobile, formata da due divisioni con otto squadroni di cavalleria e venti pezzi di artiglieria, partisse alla volta delle Calabrie. Il movimento delle tappe ebbe luogo nei giorni 23, 24, 26 e 26 settembre, concentrandosi tutta la oolonna nei dintorni di Lagonegro. Il re