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Pagina:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) I.djvu/62

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ricordevoli a parecchi capuzzielli calavrisi; fatta arrabbiare parecchia gente, con ordini e contrordini; decretato il restauro di molte chiese e monasteri e concessi sussidii per oltre dieci mila ducati, distribuiti da lui personalmente, perchè egli davvero non si fidava di nessuno. Ricordava, con comico terrore, di aver ricevute 28 000 suppliche per impieghi e soccorsi, e si compiaceva di essere stato molto parco nella concessione di onorificenze, nonostante le infinite richieste, non avendo difatti decorato che pochi sindaci e pochissimi capi urbani nelle Calabrie. Dopo qualche anno, anche queste ultime tracce erano nel suo animo cancellate. L’uomo era fatto cosi, e per le Calabrie e la Sicilia ebbe, finchè visse, un sentimento di diffidenza che non riusci mai a comprimere, e neppure a nascondere.