Pagina:La fine di un regno (Napoli e Sicilia) II.djvu/127

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comuni della Sicilia, della Basilicata, dell’Abruzzo, delle Calabrie, dei due Principati e potrei aggiungere di tanta parte dello Stato Romano, sono governati dalle stesse leggi, le quali governano le grandi città dell’Italia del nord e del centro. Non si tenne conto di nulla, ma tutto fu confuso in un’unità meccanica, che, a considerarla bene, è la causa dei presenti malanni e dei pericoli, che minacciano il nuovo Regno. Se le leggi politiche dovevano essere uguali per tutto il paese, le leggi organiche dovevano tener conto della storia e della geografia: due cose, le quali non si possono offendere impunemente, ma che offese, si vendicano, e la vendetta è tanto più terribile, in quanto si compie in nome della legge morale!