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questo: tentare ogni via per ottenere un pronunciamento militare, per cui Garibaldi trovasse compiuta le rivoluzione al suo arrivo in Napoli. Schiavoni parti subito; giunse a Napoli negli ultimi giorni di agosto, consegnò a Devincenzi la lettera di Cavour; insieme andarono da Villamarina, ma questi rispose loro: troppo tardi! Si era difatti al 2 settembre e le cose precipitavano con una rapidità spaventosa. Garibaldi già marciava su Napoli, senza ormai trovare più alcuna resistenza nel suo cammino.