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154 VII. Teoria elettronica dei metalli


Quando dunque la differenza di potenziale provocata dal doppio strato supera un centesimo di volt, un elettrone sarà in generale fermato dalla superficie del metallo.

4. — Emissione di elettroni dai metalli. — Ogni volta che qualche causa interna od esterna modificherà opportunamente o lo strato superficiale o la velocità dei corpuscoli, potrà aversi uscita di elettroni dal metallo. Un esempio di un agente esterno che provoca l’uscita di elettroni dai metalli si ha nell’effetto fotoelettrico di Hertz. Se sopra un metallo si fanno cadere raggi ultravioletti si provoca dal metallo emissione di corpuscoli. Il Lenard ha dimostrato che essi sono della stessa natura che gli elettroni conosciuti in tutte le altre esperienze. La loro velocità, secondo il Lenard, è di . Non sappiamo se questi elettroni erano liberi o sono stati separati dall’atomo a cui appartenevano per fenomeni analoghi a quelli di risonanza.

L’effetto Edison invece è un’emissione di elettroni dai fili incandescenti, per es. di una lampadina elettrica, ed è dovuta all’energia interna che si sviluppa nel conduttore riscaldato.

5. — La corrente elettrica. — Si dice che un conduttore è attraversato da una corrente elettrica se da un estremo all’altro di esso passa una certa quantità di elettricità. Intensità della corrente è la quantità di elettricità che passa in un secondo attraverso una sezione del conduttore normale alla direzione della corrente. Se si considera della sezione soltanto una unità di superficie, allora la quantità di elettricità che passa in un secondo attraverso l’unità di sezione si può chiamare intensità specifica della corrente in quel conduttore.

I corpuscoli di cui ci occupiamo sono veicoli di elettri-