Pagina:La fisica dei corpuscoli.djvu/224

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216 IX. I raggi X e la costituzione dei corpi

due molecole consecutive, presa nella direzione degli assi ortogonali di simmetria, è appunto data, secondo l’ultima formola, da

211) .

In queste ipotesi la grandezza a rappresenta la distanza tra i piani successivi di sfaldatura del cristallo perpendicolarmente ai tre assi ortogonali, ossia tra quelle faccie che in cristallografia sogliamo indicare col simbolo (100). Questa distanza potremo indicarla con . Nel caso presente sarà dunque

212) .

Se invece di supporre ogni molecola nel centro del cubetto se ne suppongono otto distribuite agli otto vertici, la distribuzione sarebbe del tutto identica, soltanto sarebbero spostati di a/2 tutti gli spigoli, ma questi non hanno nessuna realtà fisica, non si altera neppure il numero di molecole distribuite in un determinato volume, perchè a ciascuna di quelle molecole partecipano otto cubetti, e quindi in realtà se ne ha sempre una per ciascun cubo.

Se la distribuzione è come si è supposta, ossia di una molecola per cubetto, possiamo determinare la distanza costante che deve aversi tra i piani che sono paralleli ad uno solo dei tre assi, e incontrano gli altri due ad egual distanza, ossia tra le faccie che sogliamo indicare col simbolo (110). Questa distanza sarà evidentemente eguale alle metà della diagonale di una faccia dei cubetti di prima, perchè per andare da uno spigolo a quello opposto diagonalmente si incontra a metà un altro piano su cui sono distribuite le molecole. Ora la diagonale è data da , quindi avremo