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L'atomo di Rutherford 239

di idrogeno emessi deve essere molto piccolo rispetto a quelli di elio. Ciò può significare che la stabilità del gruppo che forma l’atomo di elio è molto maggiore di quella dell’atomo di idrogeno.

per ciò che riguarda le proprietà dei corpi dalla ipotesi del Rutherford risulta che le proprietà fisiche e chimiche dipendono quasi interamente dal numero e distribuzione degli elettroni negativi intorno al nucleo, e quindi dalla carica di questo. Invece le proprietà radiattive e gravitazionali dipenderebbero soltanto dal nucleo. La carica del nucleo è una costante fondamentale dell’atomo, la massa atomica invece può essere una funzione complicata dalla distribuzione di unità elettriche del nucleo. Quindi si possono avere elementi con peso atomico diverso pur aventi nuclei con cariche eguali.

4. — La teoria di Bohr. — Il Bohr ha proposto un modello di atomo sostanzialmente diverso da quello del Rutherford ma lo ha soltanto adattato alle esigenze della teoria del Planck sulla discontinuità dell’emissione di energia raggiante.

Il Bohr1 pone come postulato fondamentale che l’elettrone non emette energia con continuità durante il suo moto vibratorio, ma soltanto durante il passaggio da uno stato stazionario ad un altro. Se l’elettrone, per es., ruota intorno al nucleo compiendo un’orbita circolare può subire una brusca variazione del raggio dalla sua traiettoria; durante questa variazione l’elettrone emette energia. E, se nel primo stato l’energia era , nel secondo è divenuta , l’energia emessa

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  1. N. Bohr, On the constitution of Atoms and Molecules, Ph. M. vol. 26, p. I, 476, 857 (1913) e Ph. M., vol. 27, p. 506 (1914).