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La permanenza delgi atomi 247

può essere successivamente sostituito da un atomo di cloro. Così si ottengono i cari composti:

CH4, CH3Cl, CH2Cl2, CH Cl3, C Cl4

e tutti questi sussistono contemporaneamente nel miscuglio; la struttura molecolare è la stessa per tutte cinque le specie.

Le formole di costituzione, ossia i modelli di struttura molecolare che i chimici assegnano, permettono anche in molti casi di prevedere le sostituzioni possibili, e dimostrano le proprietà di molti corpi specialmente nei casi di isomerismo.

Un altro fatto che conferma l’ipotesi si ha nello studio spettroscopico delle sostanze composte. Si manifestano quasi sempre gli spettri caratteristici delle sostanze elementari, il composto non dà per conto suo se non raramente uno spettro caratteristico, talvolta si manifesta con piccole modificazioni, eppure non sempre si può asserire che si abbia una vera separazione degli elementi, ossia una decomposizione.

Tutte queste sono certo buone ragioni.

Ma anche qui gli ultimi studi sembrano dare qualche cosa di più che semplici argomenti di convenienza, sembrano dare una vera dimostrazione della permanenza degli atomi nelle molecole.

Ecco come espone la cosa lo Svedberg1. Noi possiamo dimostrare la discontinuità dell’elio che è formato dalle particelle uscenti dal radio. Questa discontinuità è visibile e le particelle si possono contare. Il radio gassoso ed il cloro gassoso si comportano in tutto come l’elio, dunque anche la discontinuità di questi due elementi allo stato di gas è dimostrata. Se noi provochiamo la combinazione del radio col cloro si ottiene un cloruro di

  1. The Svedberg Struttura e forma delle molecole, Scientia, 9 p. 174 (1915).