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Pagina:La fisica dei corpuscoli.djvu/33

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Il valore dell'ipotesi atomica 25


Le leggi chimiche ci dimostrano così che le combinazioni dei veri elementi avvengono sempre secondo quantità minime che hanno un valore assoluto e costante per ogni elemento. Le quantità di ciascun elemento che vengono a far parte di ciascuna quantità minima di un determinato corpo composto sono o le stesse quantità minime dei corpi elementari, o un numero intero di esse. Questa legge e questa costanza si verificano non solo nei fenomeni di sintesi chimica ma anche di quelli di analisi.

Possiamo dunque affermare che nei processi chimici tanto di analisi quanto di sintesi i postulati della teoria atomica sono completamente verificati1.

Ma che cosa dobbiamo dire per lo stato stazionario di un corpo chimicamente costituito? Possiamo affermare che gli atomi che sono intervenuti con individualità propria nel periodo di combinazione l’hanno anche conservata nel composto? Restano distinti gli atomi degli elementi intervenuti, o se non questi restano almeno distinte le molecole? Che le molecole restino in qualche modo distinte è ormai ammesso anche da molti fisici razionali. La materia nei corpi avrebbe dunque una costituzione granulare. Per la separazione degli atomi il problema è più difficile ma anche per questo di hanno dei fatti importanti che si riferiranno nel capitolo IX.

Per la costituzione granulare della materia si possono addurre vari argomenti. Intanto il fatto che dal composto si possono riavere i componenti nei loro minimi, come vi sono intervenuti per la sintesi, è certo un forte argo-

  1. Tutto questo ragionamento mi sembra rigoroso. Al più si può infirmare il passaggio dai pesi relativi ai pesi assoluti, ma se non si volesse accettare quella conclusione si dovrebbe ricorrere a leggi complicatissime che non verrebbero giustificate se non dal volere escludere il concetto atomico.