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La pressione osmotica 81


Le misure di van t’Hoff hanno dato per la pressione osmotica questa formola:

85) ,


dove è una costante, T la temperatura assoluta, la massa di sostanza disciolta nel volume del solvente, e quindi è la concentrazione. Quella formola si può anche scrivere

86)


che è del tutto analoga alla formola


dei gas, e quindi ci dice che per un valore determinato di T e di m il prodotto pv è una costante. È la legge di Boyle applicata alle sostanze in soluzione.

Le esperienze di Pfeffer e gli studi di van t'Hoff hanno anche dimostrato l’eguaglianza numerica tra la pressione osmotica e la pressione della stessa sostanza allo stato di gas. Vi sono delle sostanze, come è noto, che possono esistere sotto forma di gas e possono anche essere in soluzione. Ebbene se si prende per es. una determinata quantità di anidride carbonica allo stato di gas in un determinato volume, la pressione che essa esercita è eguale alla pressione osmotica che eserciterebbe se fosse disciolta in un volume eguale di un solvente1.

Di più la pressione osmotica dipende dalla temperatura come ne dipende la pressione dei gas. Anzi il coefficiente di aumento di pressione per effetto della tem-

  1. C’è un eccezione per gli elettroliti. In questi la pressione osmotica è più grande di quella che è dovuta al numero di molecole disciolte. Ciò si spiega pensando che le molecole stesse nell’elettrolite vengono separate nei loro ioni.

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