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DOCUMENTI E NOTE.
1 Lettera di Gio. Batista Mini a Baccio Valori. Firenze 29 settembre 4331, presso Gaye, Carteggio inedito d’artisti, Firenze 4848, II, 228. «Ditto Michelangelo mi parve molto istenuato e diminuito deila carne;, l'altro di col Bugiardino e Antonio Mini allo stretto ne parlammo, i quali sono continui con lui; e infine facemmo un computo che Michelagnolo vivrà poco se non si rimedia, e questo è che lavora assai, mangia poco e cattivo, e dorme manco, e da un mese in qua è forte impedito di ciesa e di dolore di testa e capogiri: E infine ritratto tutto da detti, egli ha due impedimenti, uno alla testa, e l’altero al cuore, e a ciascuno è de’ rimedi perchè sano. E dicono la eausa ..... A quello della testa, che li sia proibito e chomandato per parte di N. S. che non lavori d'inverno nella sagrestia, che a quella aria sottile non vi è rimedio nessuno, e lui vi vuole lavorare e amazzasi. Potrebbe lavorare nell’altra stanzetta, e finire quella Nostra Donna, tanto belissima cosa, e fare la statua della felice memoria del Duca Lorenzo in questo verno.»
Ecco i versi di Michelangelo:
Grato m’è il sonno, e più l’esser di sasso,
Mentre che 'l danno e la vergogna dura;
Non veder, non sentir m’è gran yentura;
Però non mi destar — deh, parla latino.