Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/166

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156 t.t GIOVENTÙ Ur C&TEBINA DE’ MEDICI.

Il 13 decembre ISIT ii Vettori, il quale già da’ Parigi, il 1. Maggia dell’anno medesimo, do^ ilrilornu del Cardinale di San-Malò e l’accordocol Papa, riguardo al Re aveva annunciato «voleva si conoscesse qaanlo desiderasse esaltar lui e la casa sua (Leone e i Hedii;i], e si rallegrò assai intendete che il Duca fosse libero.oda Amboise scrivequel chesegue: nQoestaMaestà mostra tanta soddisrazione dì Nostro Signore e del Duca che non si potrebbe credere, e Monsignor dello Scu [Lesciin, presso gli Italiani comunemente Lo Scodo ) che è tornalo, ha fatto ottima relazione.» (Archivio delle BiFarmagioni, ibidem.) Come pure il Sii marzo 151S; «Come V. S. havranno poluto intendere, il Cristianissimo vuole che Nostro Signore sia soo compare, e mandi la Ex" del Duca a tener il figlio al battesimo, et ordina di fargli tutti gli honori che sono possibili, et ba deliberato gli sieno dote le più belle e le più comode stanze che sieno in questo Castello, ed ha fatto ordinare al principio del Regno che sua Ex" sia honorata, e Madama la Duchessa sua moglie sarà qui otto giorni dopo Pasqoa. u E parimente il 13 aprile. «Io sono stato dieci di fuori della corte (lontano cioè da Amboise), perché andai ad incontrare il nostro Duca d’Urbino, il quale arrivò qui sano et allegro di che Iddio sia lodato, e che gli è stato fatto tanto haooi-e per il cammino e qui dal Re che é stata cosa inconsueta e da meravigiiarsi. Sua Maestà non ha ornassa cerimonia alcuna verso Sua Sig"*. La Duchessa sua moglie sarà qui tutla questa settimana e presto consumeranno il matrimonio; il battesimo si farà come sarà venuto il Duca di Lorena che sarà sabbaio.»

U 6 Maggio scrisse Goro Gheri da Firenze

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