Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/173

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DOCUMENTI E NOTE. 463

del Vescovo di Fano la S. Y. Rev»* havrà inteso come la Duchessa mia dilettissima consorte dipoi el parto della fanciulla femmina che fece, per non essere del parto bene purgata et evacuata, è stata indisposta pa- recchj giorni et si sono usati et facti tutti quelli remedj che possibili erano per farla purgare et evacuare, et in effecto la n>ala sorte nostra ha voluto che nulla cosa remedio le babbi giovato, in modo che la poveretta questo dì ha reso l* anima a Dio et è passata di questa presente vita et me ha lassato in tanto travaglio et affanno per aver perso tanto diletta et da me amata conpagnia, che certamente conosco haver havuto di questa cosa tal bastonata airanimo et contento mio che non so quando o di che io mi possa più contentare. Pure pensando che la morte è cosa naturale e che tutti haviamo ad fare questo passo in quel modo et a quel tempo che piace alle onnipotente Dio, però in tanto di- spiacere di haver perso sì cara conpagnia me rimetto a quello che piace alla divina Maestà , et de ogni cosa che succede la voglio ringraziare et restar patiente. Piacerà alla S. Y. R. far tutto intendere alla Maestà Xma, alla regina et alla. Ex* di Madama, et condolersi in nome mio di tanta perdita che io ho fatto et cosi di Lor M'^^ et Ex' che hanno persa una devotissima ser- vitrice et alle Loro M^ et Ex' vi piacerà humilmente raccomandarmi. — Io mi sto pure nel lecto con un poco di febbre, con catarro, con mollificatione delle braccia et con molte altre cattive dispositioni, et per mia dia- gratia m' è sopra venuto un colpò^ di questa sorte di perdere la mia dilectìssima consorte. Pensi Y. S.Rev">* come io possa stare di bona voglia. Pure Dominus de- dit, Dominus abstulit, fiat voluntas Domini. »