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42 LA GIOVENTÙ DI CATERINA DE'MEDICI

it LA GIOYENTÒ DI CATERINA DE* MEDICI. ma questo parentado lo mise ìd relazioni, che a lui, più assai dotato d’ingegno e di vivacità, che 4i fermezza e di buoni principj; a lui che troppo facilmente Bi lasciava trasportare dal proprio temperamento, tirarono addosso rimproveri e guai; lo trassero in molti errori, e finalmente alia morte. Clarice aveva eredato l’orgoglio e l’impeto della madre, insieme coll’altezza d’animo dell’avo Lorenzo. Ella ebbe cura della nipotina orfana: e la regina di Francia, nel tempo della sua potenza e grandezza, provò con una costante protezione -agli esuli figli di Clarice la sua gra titudine, per l’afietto che la madre aveva mostrato a lei nei giorni della sua prima età. Quanto Clarice però era affezionata alla figlia del suo fratello, altrettanto riguardava con dispregiò i raApolli illegìttimi della famiglia, più tardi promossi -da Clemente VII; e poco ella si mostrava propensa verso il pontefice stesso: Clemente, soleva ella dire, come cardinale averle tolti gli averi, e come papa la carne ed il sangue. Infatti alla morte del fratello e della madre aveva ella affacciate ragioni ben fondate ad una parte della eredità, e neh aveva potuto aver nulla; e mentre il Papa disponeva ad arbitrio suo de’ beni e della persona di Filippo Strozzi, non adempì la promessa d’un cappello cardinalizio fatta a lei pel suo figlio primogenito, che in seguito divenne maresciallo