Pagina:La gioventù di Caterina de' Medici, 1858.djvu/92

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76 LA GIOTENTt DI CATERINA DE* MEDICI.

vento rendeva facile Funa e l'altra intrapresa, e- ninna delle due combinava coi disegni della Si- gnoria.

Che se nel Consiglio ogni cosa riesciva a mi- tezza, oravi però un forte tumulto fra gli arrab- biati libertini, i quali sfogando coi più riprovevoli eccessi V odio loro contro l'espulsa famiglia, avevano bruciatala celebre villa di Careggi, e messo in beffa il papa con figure e versi infami. Fin dal principio delle turbolenze la Duchessina era stata V oggetto della loro avversione. Siccome eli' era l'unica erede legittima del vecchio ceppo dei Medici, si temevano in futuro delle moleste pretese o di lei affacciate in suo nome: in ogni caso si temeva quasi un pretesto continuo^ d'impiischiarsi nelle pubbliche faccende. Leonardo Bartolini, uomo sfrenatissimo, il quale nell' ammutinamento per la destituzione di Niccolò Capponi, seppe /dire al proprio suo ft^tello parteggiante pel Gonfalo- . niere, eh' ei gli avrebbe spaccato il capo coli' ala- barda se avesse passato la soglia del palazzo della Signorìa, fin dal principio dell' assedio aveva fatta l' orribile proposta, che invece d' un convento ' la fanciulla si chiudesse in una casa infame; così il Papa non l' avrebbe certamente fatta spo- sare ad alcun signore o principe. Tutti gli volta- rono inorriditi le spalle: ora però che le passioni erano più inasprite dal bisogno e dalla lunga re- clusione, molti gridarono che questo esoso raxn-