Pagina:La gloriosa epopea.djvu/61

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AI GLORIOSI MARTIRI DELLE BARRICATE


    Nel soggiorno de’ beati
Riposate, eroi lombardi;
O primizie de’ gagliardi
Onde all’itale città,
5Vinti i barbari fugati,
Splende il sol di libertà.

    Più d’invidia che di pianto
Degna fia la vostra sorte,
Ogni storia e ogni canto
10Parlerà dei cinque dì,
Che dal sonno della morte
Per voi soli Italia uscì.
 

    Da quel sangue che spargeste
Sulle libere barriere
15Sorgeran fraterne schiere
Di terribili guerrier,
Che alle nordiche foreste
Caccieranno lo stranier.

    V’alzerem di teschi ed ossa
20Monumenti imperituri,
Dove i popoli futuri
Si raccolgono a giurar:
Piè stranier giammai non possa
Questa terra ricalcar.

6 Aprile.
F. Dall'Ongaro


VENEZIA LIBERATA

DALLA DOMINAZIONE AUSTRIACA


Spiega al vento la patria bandiera,
    Prode schiera — di nuovi guerrier;
    Sulle navi — qual branco di schiavi;
    4Fugge inerme l’esoso stranier.

Ad un lampo di libero sguardo,
    Al gagliardo — caduto è l’acciar:
    Gli odii accolti — dipinti sui volti,
    8Senza un brando la patria salvar.

La virtù che rinacque ne’ petti,
    Mille affetti — compressi nel cor,
    Alme ferme — in un popolo inerme,
    12Fur le prove del nostro valor.