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del vespro siciliano. |
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segreta l’impresa. Discosto che fu venti miglia,
l’ammiraglio percorrendo sur un battello tutte le navi, fè volgere a
porto Maone; diè ad ogni capitano un plico suggellato da aprirsi poi
all’uscir da quel porto. Stettervi pochi dì finché, avuti avvisi da
Costantina, Pietro comandò di far vela: e allora l’almossariffo di
Minorca, saracino e minacciato sempre dalle armi d’Aragona, appostosi
al vero disegno dal corso delle navi e altri indizi, ne mandò avviso
in Affrica per una saettia, che passò inosservata oltre la flotta
catalana1. Arrivò questa il ventotto di giugno2, con dieci o
dodici migliaia tra fanti e cavalli3, al porto di Collo4 nella
provincia di Costantina.
- ↑
- Montaner, cap. 49, 50.
- D’Esclot, cap. 79, 80.
- Surita, Ann. d’Aragona, lib. 4, cap. 19 e 20. Almossariffo era il titolo del feudatario, o principe saraceno di Minorca; forse da un vocabolo arabo che suonerebbe in italiano: nobile, esaltato, salito a dignità.
- ↑ Annali genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. VI, pag. 576, e Geste dei conti di Barcellona, cap. 28, loc. cit., i quali ho creduto seguire piuttosto che Neocastro, che porta la partenza di Spagna il 17 maggio, e Villani, lib. 7, cap. 69, il quale seguendo Giachetto Malespini, la differisce infino a luglio.
All’autorità degli Annali genovesi e del contemporaneo catalano per queste date, aggiungon fede il testè citato diploma del 1 giugno 1282, e il testamento di re Pietro, del quale è una copia tra i Mss. della Biblioteca comunale di Palermo Q. q. G. 1, fog. 119, dato di porto Fangos il 2 giugno.
- ↑ Gli Annali genovesi, in Muratori, R. I. S., tom. VI, pag. 576, dicono 10,000 fanti, 350 cavalli, 19 galee, 4 navi, ed 8 teride. Saba Malaspina, cont., pag. 364. allegando per questa impresa d’Affrica una relazione presentata al papa, porta 1,400 cavalli, e 8,000 fanti con le picche, oltre i balestrieri. Giovanni Villani, lib. 7, cap. 69, dà a Pietro 50 galee, molti legni di carico, e 800 cavalli. Bartolomeo de Neocastro, ch’è sempre in sull’ingrandire, dice 900 cavalli, 30,000 fanti, 24 galee, 10 navi, e 10 vascelli a remi. D’Esclot 800 cavalli, 15,000 fanti, e 140 vele. Montaner 20,000 fanti, 8,000 balestrieri, oltre i cavalli, e 150 vele. A me è parso tenermi piuttosto agli Annali di Genova, ch’han maggiore autorità, s’accostano a d’Esclot, e portano il numero più credibile.
- ↑ Il nome di questa terra è storpiato diversamente ne’ diversi ricordi de’ tempi; de’ quali un la dice Ancalle, uno Antola, altri Altoy; i più esatti Alcoyl o Alcolla, che è il giusto nome preceduto dall’articolo arabico al.