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Pagina:La lanterna di Diogene.djvu/222

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Ci accostammo riverenti.

Il sole declinava nella landa. Odorava forte il gran fiore della ninfea.

Allora una visione di gloria balenò nella mente:

Garibaldi giovane e biondo fuggente (o nobile belva inseguita) con la sua donna che muore! Egli popolava tutta la landa!

Così e non altrimenti il verso di Dante, che descrive Bonconte, popola il deserto Appennino della sua eroica persona:

Fuggendo a piedi e sanguinando il piano.


*


Giungemmo a te, Po di Primaro: le verdi acque, chiuse negli alti argini, si movevano a pena verso il vicino mare! Le acque mormoravano i versi:

Siede la terra, dove nata fui,
Su la marina dove il Po discende
Per aver pace co’ seguaci sui.

Passò un brivido di epopea: io sentii i fatti della storia unirsi nel vano del tempo, e reclinai il capo. Non ponte. Il Po si passa su di una chiatta. Il passatore moveva verso di noi dalla riva opposta con due viandanti in su la chiatta. Costoro riconobbero l’Armuzzi e si salutarono.