|
la leggenda di tristano |
101 |
ned assai. E quando venne appressando lo giorno e T. che
molta ira hae trapassata quella notte con grande doglia, sí
chiama Governale ch’egli gli aparecchi l’arme e sí gli dice
ch’egli sí gli faccia compagnia. E Governale cosí fae. A tanto
si fue armato T. e incomincia a chiamare Governale che gli
porti lo scudo e la lancia. E cavalcano tanto che vennero alo
prato lá dove Sigris iera abattuto. E T. toca lo cavaliere cola
lancia, credendo egli che fosse morto, e lo cavaliere levoe
alta la testa e T. vide ch’egli era vivo. E T. gli disse: «Cavaliere, come ista’ tue?». E quegli rispuose e disse: «lo istarei
bene sed io fosse aiutato». Allora T. cavalca tanto ch’egli
ritrovoe lo cavallo di Sigris, e puoselo a cavallo e menollo
a una badia di monaci, la quale iera presso di quello luogo
e raccomandollo assai ali monaci. Or sí parte T. da Sigris e
torna a Governale e cavalca tanto che vegnono ala foresta,
lá dove ierano due vie, le quali vie l’una andava per lo diserto e l’altra andava di fuori. Disse T. a Governale: «Piglia tu la via di fuori del diserto ed io piglierò quella dentro
delo diserto». Disse T. a Governale: «Se tanto aviene che
tue truovi Pallamides, torna a me per la via delo diserto e
io sí cavalcherò tutto pianamente». Allora disse Governale
che lo fará volontieri. Allora cavalca Governale e trovò lo
fiume lo quale madonna Isotta avea passato, e passando dall’altra parte vide la torre delo varvassorio. E cavalcando in
quella parte per dimandare di novelle ed egli sí vide Pallamides giacere lungo lo fosso dela torre. E Governale incomincia a chiamare Pallamides e Pallamides non udia Governale, ché dormia. Allora Governale ismontoe da cavallo e
pigliollo per l’elmo e incomincialo a chiamallo, e tanto lo
chiamò e tanto lo tirò per l’elmo che Pallamides fue isvegliato.
E Governale disse a Pallamides: «Per aventura tu non fai
bene che tue istai qui in tale maniera. E non sai tue che se
T. lo buono cavaliere ti truova, che tue sarai [in] aventura
dela persona?». Allora rispuose Pallamides e disse: «Se T.
fosse con meco quie, non credo ch’elli mi togliesse quello
ch’io abo guadagnato lealmente. Ma tu perché m’hai isvegliato