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236 la leggenda di tristano


come a loro si convenia, e li cavalieri andarono a posare. Ma T. andò a posare tutto solo in una camera, e quand’egli fue a letto ed egli sí si posoe, perché a lui abisognava assai. Ma dappoi che T. fue a posare, e li tre cavalieri si andarono ala camera e incominciarono a parlare molto delo cavaliere di Cornovaglia, e molto si maravigliavano quando egli era venuto in quello diserto, imperciò che non iera loro usanza d’andare per molti reami. Ma tanto dimorarono in cotale maniera, ch’egli andarono a posare, e quando fuorono a letto ed eglino sí dormirono infino alo maitino.


CLXXXII. — Ora dice lo conto, che se lo re siniscalco e Gariet e Garies avessero saputo che questi fosse T., eglino non avrebero dette queste parole per tutto il loro avere; ma di ciò ch’egli hanno detto, anche si ne penteranno ed imprima che lungo tempo trapassi. E istando in cotale maniera, e li cavalieri si levarono, quando egli ebero veduto lo giorno, e incontanente sí presero loro arme e montarono a cavallo e partironsi tutti e quattro dala magione delo forestiero e incominciarono a cavalcare per lo cammino, lo quale andava nelo diserto, e andavano parlando delo cavaliere di Cornovaglia. Ma tanto cavalcarono in cotale maniera, che lo re siniscalco e li due cavalieri sí andarono cavalcando innanzi a T. E quando fuorono dilungati da T., e lo re siniscalco disse: «Per mia fé, Gariet, io voglio che noi sí proviamo questo cavaliere, per sapere sed io vi dico veritade di tutte queste cose, ch’io abo dette. E imperciò sí voglio che noi sí dobiamo cavalcare innanzi a lui, infino a tanto che noi si troveremo due vie, e quando noi l’avremo trovate, e noi sí l’aspetteremo lo cavaliere e partiremoci da lui; e quando noi saremo partiti, e noi sí cavalcaremo molto tostamente e noi sí tornaremo in quella medesima via, lá ond’egli andrae, perché ambodue le vie sí tornano in una. Ed appelleremo lo cavaliere ala battaglia, ed allora vedrete sí com’egli fuggirá ed incontanente». E quando Gariet intese queste parole, fue molto allegro e disse: «Re siniscalco, ora fate tutto quello che voi volete».