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300 la leggenda di tristano


cavaliere, fu di questo molto allegra; imperò che ella aveva portato sempre grande amore al suo padre re Bando. Ed allora tanto adoparò che ella fece venire il fanciullo alle sue mani, e fecelo battezzare e poseli nome Lancilotto (ciò volse dire ‘cavaliere di lancia e di spada assai saggio e dotto’); e fecelo nutricare bene e lialmente, avenga dio che nissuna persona sapesse che lei l’avesse alle sue mani, se non solamente la balia. E lo re Artú e lo re di Gaules e gli altri di suo lignaggio, morto o vivo che si fusse, poco se ne curavano, perché a lui succedeva el reame. Ed essendo giá il fanciullo, cioè Lancilotto, d’etá di quindici anni, la Dama del Lago chiamò a sé quattro donzelle, e comandone che loro menino Lancilotto davanti alla corte dello re Artú, e preghinlo per la sua parte che lo facci cavaliere, sapendo che per lui sará difesa tutta cavallaria. Ed a quel punto, le quattro donzelle montarono a cavallo e vanno al loro cammino; ed essendo ne lo reame di Longres presso alla cittá di Camellotto, egli scontrarono tre cavalieri armati di tutte armi; e l’uno era misser Calvano, e l’altro misser Gheus lo siniscalco, e ’l terzo era misser Arecco. E a quel punto il tempo era bello e ’l sole feriva sopra all’armadura de’ cavalieri e facevali tutti lustrare e rispréndare, sí che era troppo bella cosa a vederli, chi non gli avesse mai piú veduti; cioè arme e cavalieri. E Lancilotto gli mirava, e gittossi allora a terra del cavallo, e inginocchiossi e cominciò a fare sua preghiera davanti alli tre cavalieri. E li cavalieri salutarono allora le donzelle cortesemente, e domandaronle chi elle erano ed il perché lo donzello s’era cosí inginocchiato. E loro risposero al loro saluto allegramente, dicendo che erano di lontano paese; ma il perché lo donzello sí fusse inginocchiato, elle non sapevano niente. Ed allora misser Calvano si trae avanti, dicendo: «Ditemi, damigello, per qual cagione voi vi sete inginocchiato?». Ed egli rispose: «Se io mi so’ inginocchiato, non è da maravigliare; imperò che mia Dama e similmente queste donzelle m’hanno spesse volte detto che Iddio nostro signore è la piú bella cosa del mondo. E veramente io credo che voi