Pagina:La madre (1920).djvu/40

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e là fino agli angoli più lontani della camera; la frangia della coperta del Ietto tremò tutta, la fiammella del lume si piegò paurosa.

Ella raccattò i fogli e li rimise sul tavolino. Allora vide una Bibbia aperta, con una figura colorata che a lei piaceva tanto, e si chinò a guardarla meglio: ecco, è Gesù pastore con le pecore che s’abbeverano al fonte in mezzo alla foresta: fra i tronchi degli alberi, sullo sfondo azzurro dell’orizzonte s’intravede una città rossa, illuminata dal tramonto: una città santa, la città della salvezza.

Sì, nei tempi passati egli vegliava la notte studiando; la finestra davanti a lui s’apriva sul ciglione fiorito di stelle; l’usignuolo cantava per lui.

Il primo anno di residenza nel paesetto, egli parlava di andarsene, di tornare nel mondo; poi s’era come addormentato, all’ombra del ciglione, tra il mormorio degli alberi: e sette anni erano passati così, e la madre non lo incitava a muoversi perchè erano tanto felici lassù, nel pae-